RESISTENZE INTUBATE per immersione
CARATTERISTICHE GENERALI:
Le resistenze intubate per riscaldamento indiretto di fluidi liquidi vengono realizzate con soluzioni produttive altamente innovative, partendo da materiali di prima qualità provenienti dai migliori mercati mondiali, rendendo così possibile creare un riscaldatore che risponda ai più elevati standard di affidabilità. Sono realizzate per svariati impieghi industriali nel riscaldamento indiretto di fluidi gassosi in area sicura.
Questa tipologia di riscaldatori garantisce ottimamente elevate prestazioni ed efficienza nel mantenimento in temperatura di fluidi liquidi (acqua, olio, glicole ed altre soluzioni basiche, acide e corrosive in data concentrazione) ogniqualvolta la specificità del fluido stesso non permetta un riscaldamento diretto, motivo per il quale viene riscaldato indirettamente per scambio termico sulla massa metallica della camicia tubiera all’interno della quale viene collocata la resistenza.
Tipicamente, lavorando in spazi circoscritti all’interno di un mantello, le temperature di pelle della resistenza raggiungono livelli ragguardevoli, quindi la densità superficiale di potenza viene mantenuta piuttosto contenuta (max 1 W/cm²).
Il calore interno si trasmette ottimamente verso la parete della camicia garantendo un omogeneo ed ottimale scambio termico con il fluido esterno da riscaldare.
Lo specifico design di questa tipologia di resistenze intubate per liquidi permette, inoltre, l’agevole estrazione del fascio riscaldante per la sostituzione o la manutenzione dell’impianto.
Progettati per lavorare in condizioni anche estreme in presenza di atmosfera esplosiva, questa tipologia di riscaldatori elettrici intubati in un mantello garantiscono un ottimale scambio termico, anche in dimensioni molto compatte.
Possono essere equipaggiati con attacchi filettati e/o flangiati di ogni tipo, DIN, ANSI, o ogni altro standard, ma anche flange di dimensioni personalizzate su disegno.Il riscaldatore intubato su flangia per liquidi è costituito da una camicia di acciaio inossidabile all’interno del quale viene inserito una resistenza avente fascio tubiero riscaldante composto da uno o più elementi.
Le stesse possono essere costruite anche con termocoppia incorporata o termostato di pelle anti-surriscaldamento con cut-out fisso.
Inoltre, possono essere anche costruite con tratti freddi alle estremità oppure con tratti a potenza differenziata e con 2-3 circuiti ad alimentazione separata; tale finitura è specialmente adottata nella costruzione di resistenze intubate di lunghezza superiore ai 500 mm.
Per garantire la progettazione di un efficiente riscaldatore elettrico intubato in mantello tubiero è necessario conoscere i seguenti parametri tecnici:
Tra le applicazioni più comuni di questi riscaldatori intubati per riscaldamento indiretto in immersione troviamo:
PRODOTTO DI QUALITA’ CERTIFICATA
L’intero ciclo produttivo delle resistenze intubate per riscaldamento indiretto in immersione è sottoposto ai più rigidi controlli dimensionali ed a prove elettriche in accordo alle normative del nostro Sistema di Qualità Aziendale certificato ISO 9001:2015 ed in piena rispondenza ai requisiti delle norme vigenti CEI/EN ed, ove richiesto, PED2014/68/CE.
DATI TECNICI
Questa tipologia di riscaldatori è composta da un fascio tubiero formato da uno o più elementi elettrici riscaldanti di vario diametro, aventi uscita dei contatti elettrici perpendicolare o con uscita di alimentazione a 90 gradi, che viene saldato a TIG su attacchi filettati NPT, GAS, Gk da 1″ a 2 pollici e mezzo o flange di vario formato secondo gli standard UNI/DIN, ANSI, JSC, oppure su flange non-unificate di dimensione variabile su specifica del cliente, in funzione della pressione d’esercizio e della temperatura di lavoro.
La parte dei collegamenti elettrici viene ospitata all’interno di testate dei collegamenti elettrici standard ed a tenuta stagna in policarbonato, alluminio pressofuso, acciaio al carbonio, o acciaio inox 304 e 316 aventi indice di protezione di livello IP55/IP65/IP66/IP67.
| Classe Temp. ATEX / ATEX Temp. Class | ||||||||||||
| ‘T6′: 85°C | ‘T5′: 100°C | ‘T4′: 135°C | ‘T3′: 200°C | ‘T2′: 300 | ‘T1′: 450°C | ||||||||||||
| Lungh. Z.N. / Cold zone Lg. | A | B | A | B | A | B | A | B | A | B | A | B |
| 300 mm | T6 | X | T4 | X | T3 | X | T3 | X | T2 | X | T2 | X |
| 250 mm | T6 | X | T4 | X | T3 | X | T3 | X | T2 | X | T2 | X |
| 200 mm | T6 | X | T4 | X | T3 | X | T3 | X | T2 | X | – | |
| 150 mm | T6 | X | T4 | X | T3 | X | – | – | – | |||
| 100 mm | T6 | X | T4 | X | T3 | X | – | – | – | |||
| 0 mm | T6 | X | – | – | – | – | – | |||||
| Temp. Lavoro / Working Temp. | 0°C | 100°C | 150°C | 200°C | 250°C | 300°C | ||||||
| Legenda:A = Classe Temp. / Temp. Class
B = Ex-proof head Temp.-proof allowance |
(X)= Yes |
(–)= Not |
||||||||||
Equipaggiati al loro interno con accurati dispositivi di termoregolazione (termostati di sicurezza con cut-out fisso, e/o termocoppie “J” o “K”), idonei a proteggere il riscaldatore da rischio di surriscaldamento e da un eventuale prematuro danneggiamento, presentano una testata dei collegamenti elettrici avente ingressi di alimentazione opportunamente dimensionati (tipicamente passo Gas) in funzione delle specifiche esigenze del cliente, in base al numero degli elementi installati, nonché alla potenza e dell’amperaggio che determina la sezione dei cavi di alimentazione.
Il carico superficiale (W/cm2) di questi tipi di resistenze elettriche intubate per liquidi viene opportunamente deciso, di volta in volta, in funzione delle condizioni di impiego e del tipo di fluido da riscaldare; oltre a questi fattori, anche la temperatura massima di esercizio e l’ambiente di lavoro sono variabili che influenzano direttamente la scelta del tipo di materiale della guaina con la quale costruire il fascio tubiero di questi riscaldatori (Acciaio Inossidabile AISI304, AISI 321, AISI 316L, Incoloy800.
Questa speciale tipologia di riscaldatori risulta particolarmente adatta ad operare per tutti gli impieghi, specialmente a bordo di macchine o impianti a ciclo continuo che presentano elevati costi di fermo impianto.
ALCUNI ESEMPI:
